Bacino di Rottacapozza

Scheda di dettaglio

Paesaggio naturale

Vi trovate in prossimità del bacino "Rottacapozza Sud". Lo specchio d'acqua si estende per circa 12 ettari e fa parte di un sistema di 7 bacini, collegati tra loro tramite dei canali collettori e con il mare attraverso tre foci. La gestione di tutto il sistema dei bacini è affidata al Consorzio di Bonifica Ugento - Li foggi.

I bacini furono realizzati tra il 1930 e il 1960 per bonificare le estese paludi, denominate "Mammalie", che rappresentavano un problema sanitario per la presenza della zanzara portatrice di malaria. Il sistema di regolamentazione delle acque fu realizzato attraverso la creazione di una rete di vasche di accumulo e di canali che consentivano il deflusso delle acque e la comunicazione col mare. Gli interventi permisero di debellare il flagello della malaria, che tanto costò in termini di vite umane in quegli anni, e resero disponibili nuove terre per la popolazione più povera.
La vegetazione che caratterizza il bacino è una tipica vegetazione igrofila che annovera specie molto interessanti dal punto di vista naturalistico come l'orchidea di palude (Orchis Palustris) e la campanella palustre (Ipomoea sagittata). Il bacino è circondato dalle "steppe salate", habitat considerati prioritari per la conservazione dalla Unione Europea, colonizzate da specie come la salicornia (Arthrocnemum glaucum) e l'inula. Le sponde del bacino e gli specchi d'acqua sono colonizzati dalla cannuccia di palude (Phragmites australis) e dai giunchi (Juncus effusus, Schoenoplectus lacustris) che fungono da rifugio per le numerose specie animali.

L'importanza del sistema dei bacini e di quello Rottacapozza in particolare, è legata alla presenza di numerose specie dell'avifauna, uccelli migratori e stanziali che utilizzano questo ambiente come area di sosta, di riproduzione e di alimentazione. I bacini si trovano sulle principali rotte di migrazione raccogliendo specie di uccelli provenienti dal Nord Africa, dai Balcani e dal Nord Europa.
Oltre alle numerose colonie di gabbiani reali (Larus michahellis) e cormorani (Phalacrocorax carbo) è possibile osservare aironi rossi (Ardea purpurea) e cenerini (Ardea cinerea), cannaiole (Acrocephalus scirpaceus) o rari esemplari di fenicotteri (Phoenicopterus ruber). Nei chiari d'acqua nuotano numerose le folaghe (Fulica atra), le gallinelle d'acqua (Gallinula chloropus) e i germani reali (Anas platyrhynchos) mentre nel canneto è possibile incontrare la natrice o biscia dal collare (Natrix natrix) e la rara tartaruga palustre (Emys orbicularis). Sono presenti anche numerosi esemplari di rospo comune (Bufo bufo) e di rospo smeraldino (Bufo viridis), di rane comune (Rana esculenta) e della piccola raganella (Hyla intermedia). L'area dei bacini è inserita all'interno del Parco Naturale Regionale "Litorale di Ugento" istituito il 28 maggio 2007 e nel Sito di Importanza Comunitaria (SIC) del programma europeo "Rete Natura 2000".

X
Torna su