Torre San Giovanni

L'attuale porto di Torre San Giovanni fu porto romano per lunghissimo tempo e centro di commerci e di traffici diversi, testimoniati dai continui rinvenimenti archeologici della zona.

Descrizione

Infatti, nei suoi pressi, doveva sorgere un insediamento di epoca romana. Purtroppo col tempo si sono perse molte tracce di queste testimonianze. Molto probabilmente il declino di questo luogo ebbe inizio col diffondersi della malaria dovuto alla presenza di paludi. Questa condizione malsana costrinse gli abitanti della zona a rifugiarsi all'interno, abbandonando la costa. Successivamente, grazie alle opere di bonifica delle paludi realizzate durante il periodo fascista, questo luogo è diventato un centro di notevole importanza turistica per le sue meravigliose coste e per le acque cristalline che lo bagnano.

La torre detta di "San Giovanni" è stata costruita nel 1565 ed è collocata su una piccola penisola che cingeva il porticciolo dei pescatori. Questa torre di guardia è molto antica ed imponente per la sua forma architettonica, attualmente è in buono stato di conservazione ed è sede del Faro della Marina Militare. La Torre, che è l'unica a pianta ottagonale della zona, alla base comprende la cisterna anch'essa a impianto ottagonale (tronco di piramide ottagonale) con un cordolo marcapiano ed un primo piano sempre ottagonale (parallelepipedo ottagonale) con balaustra e modiglioni sporgenti a terrazza.
All'interno è custodito un affresco di San Giovanni da cui prende il nome la località marina.

Per porre un argine alle continue scorrerie dei pirati, nel corso dei secoli alcune torri di difesa erano state erette da privati o dalle università, ma quando il pericolo divenne costante si decise, dopo la metà del XVI secolo, di munire di torri costiere con funzione di difesa e di vedetta la gran parte del Regno.
Comunemente si ritiene che fossero state costruite sotto Re Carlo V tanto che la Torre di Torre San Giovanni viene anche indicata col nome del sovrano Carlo V, ma molto probabilmente fu il Vicerè e Duca di Alcalà D. Pietro Afan de Ribera (1559 - 71), dopo la morte del Re, a disporne per la loro edificazione.
Il conte di Ugento ebbe l'onere di coordinare il lavoro di 150 uomini mandati dal Vicerè a Gallipoli per realizzare le torri della costa.
La sua caratteristica pitturazione a scacchi risponde a precisi canoni di identificazione e di classificazione di fanale di seconda classe.

Documenti e link

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