Comunicato Istituzionale. Acquisizione, a titolo non oneroso, al patrimonio del Comune di Ugento, del bene culturale denominato “Torre San Giovanni” . Ottenuto un primo finanziamento per avviare i lavori di restauro.

  • Data: 21.07.20
  • Data di ultima modifica: 21.07.20

C O M U N I C ATO ISTITUZIONALE
Acquisito, a titolo non oneroso, al patrimonio del Comune di Ugento, il bene culturale denominato “Torre San Giovanni” ed ottenuto un primo finanziamento per avviare i lavori di restauro.
In data 23.09.2019,, con delibera n°93, l’assise consiliare approvava il contenuto di uno schema di accordo elaborato d’intesa tra il Segretariato Regionale del Ministero per i Beni e le Attività Culturali della Puglia, la Direzione Regionale Puglia e Basilicata dell’Agenzia del Demanio e il Comune di Ugento avente il fine ultimo di definire strategie e obiettivi di tutela e valorizzazione del compendio denominato “Torre San Giovanni”.
Come noto, con determinazione n°142 del 13 dicembre 2017, il dirigente della sezione turismo della Regione Puglia confermava il riconoscimento di Ugento quale Città d’arte attesa la presenza sul territorio di riferimento, di un insieme di edifici o di complessi monumentali di notevole interesse storico, artistico, architettonico ed archeologico.
Tra i beni culturali più importanti si annovera proprio la torre – faro insistente nella frazione di Torre San Giovanni risalente al 1565 e che nasceva come presidio di avvistamento del circuito difensivo costiero sviluppato in epoca vicereale.
La valenza culturale del bene in argomento veniva accertata dal competente Ministero con apposita declaratoria resa in data 25.02.2016.
In piena conformità con quanto previsto dalle missioni n°5 e n°8 del programma di mandato presentato in consiglio comunale nella seduta del 21.06.2016, il Comune di Ugento, con nota prot. n°5758 del 16.03.2017, avanzava formale istanza avente per oggetto l’acquisizione al patrimonio dell’ente del cespite in argomento, ai sensi e per gli effetti dell’articolo 5, comma 5, del decreto legislativo 28.05.2010, n°85.
Il decreto in questione, infatti, recante “Attribuzione a Comuni, Province, Città metropolitane e Regioni di un proprio patrimonio, in attuazione dell’articolo 19, della legge 05.05.2009, n°42” individuava, all’articolo 5, comma 1, i beni demaniali potenzialmente idonei ad essere attribuiti, a titolo non oneroso, ai citati enti locali.
Nell’ambito di una complessa ed articolata fase istruttoria con i richiamati interlocutori istituzionali, si avviava un serrato confronto avente per oggetto, tra l’altro, l’esame del programma di valorizzazione presentato dal Comune di Ugento.
Come testualmente ribadito dall’articolo 2 dello schema di accordo, l’obiettivo di fondo del programma risulta essere quello di perseguire la massima valorizzazione del bene attraverso il recupero ed il restauro dello stesso onde adibirlo ad “Ecomuseo del porto nella terra dei due mari”. In tal modo si intendono valorizzare le diversità della società, in questo caso portuale, mettendone in evidenza le caratteristiche, le ricchezze e le trasformazioni susseguitesi nel corso dei secoli. In particolare, l’ecomuseo, si occuperà di conservare e tutelare il patrimonio naturale e culturale di un determinato territorio per alimentarne il valore, ricomporre la memoria e proiettarsi nel futuro.
Le azioni declinate nel prefato programma risultano sintetizzate come segue:
- Restauro e recupero conservativo della torre;
- Adeguamento degli impianti e degli spazi per la piena accessibilità;
- Allestimento degli spazi per la pubblica fruizione;
- Ipotesi di piano di gestione.
Giova a tal fine subito evidenziare come nelle more della definizione della suddetta istruttoria, con nota acquisita al protocollo dell’ente n°19078 del 03.09.2019, il Dipartimento Turismo, Economia della Cultura e valorizzazione del territorio, notificava la delibera n°1424 del 30.07.2019, con la quale la Giunta regionale aveva approvato un accordo di cooperazione ex articolo 15 della legge 241/90 e s.m.i. nell’ambito del progetto Interreg Grecia – Italia denominato “CoHen – COASTAL HERITAGE NETWORK”.
Con quest’ultima iniziativa si mirava a rafforzare la cooperazione italo – greca per l’individuazione di una comune politica di valorizzazione culturale del sistema costiero intesa come patrimonio di manufatti storici da assoggettare a recupero e, appunto, valorizzazione.
Con delibera n°228 del 13.09.2019, la Giunta comunale, nell’ approvare lo schema di accordo trasmesso dalla stessa Regione per lo svolgimento delle attività del progetto di cooperazione territoriale europea sopra menzionato, dava espressamente atto del contributo all’uopo riconosciuto, pari a complessivi euro 458.000,00 da destinare, prioritariamente, al restauro dell’immobile.
L’articolo 5 dello schema di accordo di valorizzazione oggetto dell’odierna disamina recita come, una volta conclusa la fase di recupero e rifunzionalizzazione del bene, la gestione del complesso competerà al Comune di Ugento il quale vi provvederà in proprio, ovvero avvalendosi di finanziamenti pubblici, di operatori economici o associazioni e gruppi no profit o assegnando, coerentemente al programma, spazi e funzioni anche di carattere commerciale e/o turistico a soggetti terzi ed utilizzandone i relativi proventi ai fini della conservazione e valorizzazione del bene stesso.
Dalle proiezioni di spesa contenute nel programma in argomento, si evince come per il restauro e allestimento del bene occorrano 1.388.750,26 euro da reperire auspicabilmente con fonti di finanziamento esogeni, avanzando anche per lotti funzionali, come si farà per il primo coperto dal suddetto contributo regionale.
Dall’analisi dei costi e benefici resi anche su base decennale, si evince come, al netto delle spese vive di gestione, si presumano ricavi sufficienti a coprire le stesse.
Tra i vari documenti allegati al fascicolo relativo a questa procedura risulta esservi la nota prot. n° 62088 dell’8.04.2019 con la quale, lo Stato Maggiore della Difesa – IV Reparto Logistica ed Infrastrutture – sulla base di quanto reso noto dallo Stato Maggiore della Marina con nota prot. n° 45818 del 15.03.2019, aveva espresso il mancato interesse a subentrare nella gestione del bene demaniale in parola per i propri fini istituzionali, all’uopo comunicando il nulla osta alla dismissione del bene, fermo restando il mantenimento delle aree funzionali allo svolgimento dei compiti d’istituto (segnalamento luminoso e locale tecnico) salvaguardando la possibilità di accesso, in qualsiasi momento, del personale tecnico del servizio fari, alla lanterna ed al locale tecnico, nonché la garanzia della visibilità diurna e notturna del segnalamento.
L’articolo 1, comma 4 dello schema in parola, sanciva espressamente come per consentire all’Agenzia del Demanio di Bari di perfezionare l’atto idoneo di trasferimento della torre in proprietà del Comune di Ugento, si dovesse attendere l’emissione di un decreto, predisposto dal Segretariato Generale della Difesa e Direzione Nazionale degli Armamenti, da sottoscriversi a cura anche dal direttore nazionale dell’Agenzia del Demanio, con il quale si sarebbe sclassificato l’immobile dalla categoria dei beni appartenenti al demanio pubblico militare a quella dei beni patrimoniali dello Stato. Proprio di recente, in seguito alle necessarie registrazioni presso la Corte dei Conti, il decreto in questione veniva pubblicato sulla Gazzetta ufficiale e pertanto, previa rettifica della sottesa delibera consiliare afferente una particella del più volte citato cespite, si procedeva, in data 02.07.2020 alla firma dell’accordo di valorizzazione ed al successivo atto di trasferimento perfezionato in Ugento alla presenza del direttore regionale dell’Agenzia del Demanio dott. Vincenzo Capobianco, in data 20.07.2020.
Dalla cartografia del Regno di Napoli, si deduce come, nel 1563, l’Università di Ugento avesse anticipato le somme necessarie alla costruzione della torre, il cui completamento, come si anticipava, risulta attestatosi nel 1565. Ulteriori riferimenti forniscono notizie circa la sua agibilità ed entrata in funzione nel 1569, secondo l’elenco dei Viceré, per controllare l’invasione dei Turchi nel Salento. Quest’ultimi avrebbero distrutto la scala a pioli attraverso cui si garantiva l’accesso alla struttura e per la cui riedificazione la città venne tassata per trecento ottanta ducati.
Con determina n°1133 del 19.12.2019, il settore Urbanistica, affidava l’incarico avente per oggetto la redazione di un progetto definitivo di restauro della Torre.
Da quanto sin qui esposto si evince il faticoso e nello stesso tempo straordinario percorso amministrativo posto in essere e che, da ieri, consente di annoverare, tra i beni di proprietà del comune, una testimonianza simbolo del territorio ugentino.
Ugento, lì 21.07.2020
Il Sindaco
Massimo Lecci

 


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