Dune e Pineta costiera

Scheda di dettaglio

Paesaggio naturale

Ovvero accumuli di sabbia la cui formazione è legata all'azione combinata del vento e delle maree. L'importanza del litorale sabbioso risiede nella sua funzione di difesa contro l'erosione costiera causata dalle mareggiate e dal vento. Importantissime sono anche le specie vegetali che popolano le dune poiché trattengono e consolidano con le loro radici il materiale sabbioso.
Purtroppo si assiste sempre più frequentemente allo sfruttamento e al danneggiamento del litorale sabbioso con ripercussioni sul delicato equilibrio che regola questo ambiente. Danni alle dune e alla loro vegetazione sono causati ad esempio dal calpestio dei bagnanti o dal parcheggio incontrollato. La linea di costa che caratterizza il litorale antistante il bacino di Rottacapozza Sud ha subito profonde alterazioni che hanno comportato, in alcuni tratti, la perdita di oltre 140 metri di spiaggia in 50 anni. Testimonianza di tale arretramento sono la presenza di due tronchi d'albero, radicati nella spiaggia, appartenenti ad una pineta retrodunale ormai persa per sempre.
Gli ambienti dunali e retrodunali del Litorale di Ugento sono stati individuati dalla Comunità Europea come Habitat di interesse prioritario e comunitario nel programma europeo "Rete Natura 2000". Le specie vegetali che caratterizzano questi ambienti, dette specie psammofile ed ammofile, sono dotate di meccanismi fisiologici specializzati per resistere ad elevate concentrazione di sali, a scarsezza di acqua e a forti escursioni termiche. Tra le specie caratteristiche troviamo il ravastrello marittimo (Cakile maritima), lo sparto pungente (Ammophila littoralis), il giglio delle dune (Pancratium maritimum) e il vilucchio delle spiagge (Calystegia soldanella).
Abbandonando il litorale sabbioso e rientrando nell'interno si arriva presso una delle più rare e vecchie pinete costiere del Salento conosciuta un tempo come "Pineta Colosso" ed oggi come Pineta di Rottacapozza. Caratterizzata quasi esclusivamente da Pino d'Aleppo (Pinus halepensis), annovera tra i suoi alberi diversi esemplari centenari. Questa pineta occupa una superficie di 30 ettari e pare sia stata impiantata nei primi anni del 1700 da alcuni frati di Gallipoli. Nella pineta è presente una delle poche stazioni salentine dell'orchidea Ophrys fuciflora subsp. Parvimaculata. La pineta è circondata da aree a macchia mediterranea caratterizzate dalla presenza di ginepro Coccolone (Juniperus oxicedrus), ginepro fenicio (Juniperus phoenicea), lentisco (Pystacea lentiscus), Phyllirea (Phillyrea latifolia), rosmarino (Rosmarinus officinalis) ed altre specie.