Lo Zeus stilita di Ugento
Rinvenuta ad Ugento, la statua bronzea dello Zeus Stilita è senza dubbio uno dei principali capolavori artistici dell'arte magno-greca.
Scheda di dettaglio
Giaceva all'interno di una buca chiusa da un masso quadrangolare - che si capirà poi essere il capitello che in antico la sosteneva - quando, durante lo scavo per le fondamenta di una casa, gli operai la riportano alla luce nel dicembre del 1961.
Realizzata alla fine del VI secolo a.C. con il metodo della fusione a cera persa, è una delle pochissime statue in bronzo giunte fino a noi.
Nei suoi 74 centimetri di altezza raccoglie l'atteggiamento fiero e sereno del dio che, stringendo il fulmine nella mano destra e l'aquila nella sinistra, si presenta dall'alto di una colonna ai suoi fedeli, coronato di alloro e di rosette.
La leggera torsione del busto, l'estrema attenzione ad ogni particolare, fanno apparire l'opera eccezionale, da qualsiasi punto ci si fermi ad ammirarla. Il pezzo, di valore e importanza inestimabili, costituisce l'esempio massimo dei contatti e degli scambi culturali che la civiltà Messapica, di cui Ugento costituiva uno dei centri dominanti, intratteneva con la città di Taranto: unica colonia magno-greca fondata in Puglia.
Dopo 41 anni dalla sua scoperta, la statua bronzea dello Zeus - attualmente conservata nel Museo Archeologico Nazionale di Taranto - è stata esposta ad Ugento, nella mostra Klahoi Zis, il Culto di Zeus ad Ugento, organizzata dall'Amministrazione Comunale di Ugento in collaborazione con la Soprintendenza Archeologica della Puglia e con l'Università degli Studi di Lecce. Tenutasi nel Museo Civico, dal luglio 2002 sino all'aprile del 2004, dove ora è custodita una copia.
Il misterioso titolo dell'evento, Klahoi Zis, è un'espressione dell'antica lingua messapica, tradotta dagli specialisti con "Ascolta Zeus", corrispondente al latino "Audi Iupiter"
Trovarsi ad Ugento significa vivere e conoscere un luogo di storia millenaria, coinvolto in pieno nelle relazioni commerciali e culturali che il Mediterraneo ha avuto nell'età antica, come confermano le tante e importanti evidenze archeologiche qui rinvenute.
Simbolo assoluto di questo eclettismo culturale, dell'apertura degli antichi Messapi alle influenze esterne (greche prima di tutto) è la statua dello Zeus stilita di Ugento che con il suo fiero aspetto si può considerare una delle massime opere di tutta l'arte dei Greci d'Occidente.
Premio Zeus - Città di Ugento
Il Premio Zeus - Città di Ugento è una manifestazione di richiamo internazionale organizzata dalla Città di Ugento in collaborazione con l'associazione Terremerse - Culture del Mediterraneo. È un appuntamento giunto alla terza edizione nel 2007 e ha lo scopo di offrire un pubblico riconoscimento a chi si è distinto nel campo della conservazione e della valorizzazione dei beni archeologici.
L'ambito di riferimento è dunque assai vasto, comprendendo l'eterogenea realtà di tutti coloro che hanno il compito di preservare e conferire dignità alla Storia e alle sue testimonianze materiali. Sono chiamati a ricevere il premio non solo insigni studiosi, che da anni si distinguono per la loro intensa attività intellettuale, ma anche giovani laureati premiati per la qualità delle loro ricerche. Allo stesso modo sono coinvolti enti o istituti che, impegnati nell'azione di recupero e restauro dei beni archeologici, si distinguono per il prestigio della loro attività, così come le fondazioni che investono nella ricerca di settore favorendo, con il loro contributo, il progredire delle conoscenze del mondo antico.
La commissione scientifica che individua i premiati e che presiede al conferimento del riconoscimento è composta dal Prof. Francesco D'Andria, direttore della Scuola di Specializzazione in Archeologia Classica e Medievale all'Università del Salento e dall'Ing. Valeria Gambardella, rispettivamente Presidente e Coordinatrice della Commissione.
Gli altri componenti sono: Dott. Antonio Cassiano, direttore del Museo Provinciale Castromediano di Lecce; il Dott. Giuseppe Andreassi, Soprintendente per i Beni Archeologici della Puglia; il prof. Giovanni De Bonfils, Ordinario di Diritto Romano presso l'Università di Bari; l'On. Eugenio Ozza, Sindaco della Città di Ugento; l'Avv. Massimo Lecci, Vice Sindaco e Assessore alla Cultura della Città di Ugento e il dott. Flavio Antonio Paticchio, direttore Artistico del Premio Zeus.
L'evento si svolge nella suggestiva cornice di piazza San Vincenzo ad Ugento, nel cuore di una città che dedica al suo importante passato la massima attenzione e sensibilità.
Il premio è intitolato allo Zeus di Ugento sia come tributo alla sua incantevole bellezza e dignità, sia perché - con tutto il suo prestigio - possa rappresentare in maniera adeguata il riconoscimento a tutti coloro che hanno dedicato la propria vita e il proprio impegno lavorativo alla ricerca delle origini.