Castello

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Scheda di dettaglio

Il Castello di Ugento, una delle strutture più belle del Salento, si erge sul punto più alto della città.

Molto probabilmente, sorge sui resti di accampamento militare di epoca Romana e su un fortilizio bizantino del IV/V secolo d.C. ma è con la dominazione normanna, sul finire dell’anno Mille, che il Castello di Ugento assume il rango di una vera propria fortezza.

L’intero impianto subì dei rimaneggiamenti in epoca angioina e, successivamente, in epoca rinascimentale.

Nel 1537, in seguito all'occupazione della città da parte dei turchi, il Castello venne gravemente danneggiato: due torri furono distrutte come del resto buona parte dell'ala occidentale, del pian terreno e del primo piano. Nel 1564, il conte Vincenzo Pandone, riprese nel migliore dei modi a riedificare la struttura; l’opera fu, poi, continuata nel 1642 dal conte Emmanuele Vaaz de Andrada.

Nel 1643, il castello, venne acquistato dalla Casata dei Marchesi D’Amore che in seguito costruirono, nel cosiddetto “piano nobile”, nuove e fastose sale da ricevimento decorate da un magnifico ciclo di affreschi, con cicli della mitologia greca e romana, di scene tratte dall’Antico Testamento ed aneddoti della storia di Roma antica.

Grazie alla famiglia D’Amore il castello assunse un nuovo volto: da struttura difensiva a sontuosa dimora marchesale.

Gli affreschi dei grandi saloni al primo piano furono commissionati da Francesco e Nicola d'Amore nel 1692.

Lo stile utilizzato è tardo barocco, uno stile decorativo che investì tutti i contesti dell’espressione artistica e fu caposaldo di un periodo di ricostruzione che trasformò l’impronta architettonica della zona.

Il tema che attraversa gli elementi decorativi del castello è incentrato su un gioco di parole che vede protagonisti il cognome della famiglia (d’Amore) e le figure di Venere e Cupido, divinità classiche dell’Amore, oltreché per l’eredità matrimoniale stabilita da Pietro Giacomo, capostipite del Casato, allo scopo di evitare che la dinastia si estinguesse e che la proprietà venisse frazionata.

C’è inoltre da sottolineare che l’iconografia degli affreschi si basa, specie nel cosiddetto “Salone Antico” sulle ‘Metamorfosi’ di Ovidio. Si tratta di parabole che illustrano il beneficio di contrarre un buon matrimonio e proteggere il patrimonio di famiglia.

Lo stemma della famiglia, che ritroviamo anche in una delle sale affrescate, è rappresentato da un pellicano che con il becco si apre il petto per donare il proprio cuore e le proprie viscere ai suoi cuccioli. I tre pulcini poggiano su tre monticelli che rappresentano i feudi di Ugento, Ruffano e San Mango, di cui i d’Amore erano Marchesi.

Nel corso degli anni il Castello di Ugento cadde in un cattivo stato conservativo, fino al 2013 quando vennero avviati dei lavori di restauro che hanno riportato la struttura al suo antico splendore.

Attualmente un’ala del castello è stata trasformata in un elegante resort, mentre gli antichi magazzini ospitano una scuola internazionale di cucina mediterranea e salentina.

Cultura, arte e gastronomia si fondono e donano al luogo storico un nuovo volto.


Contatti e recapiti

Orari di apertura

Dal 3 luglio al 30 settembre 2023:
- Dal martedì al sabato : 09:30 - 12:30
- Dal martedì alla domenica : 18:00 - 21:00

Dal 1 Ottobre al 31 dicembre 2023
-martedì e giovedì: 9:30-12:30*
dal martedì al sabato: 16:00 - 19:00
domenica: 10:00-13:00 / 16:00-19:00

*su prenotazione per visite guidate di gruppi; laboratori; attività didattiche.


Visita Castello, Cripta del Crocefisso e Madonna di Costantinopoli PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA

Costi di accesso/visita

CONTATTI E PRENOTAZIONI
Largo Sant’Antonio 1, Ugento (LE)
museo@comune.ugento.le.it
0833-555819

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